Per inaugurare degnamente questo spazio, ho deciso, scavalcando tutte le scalette preparate in precedenza, di presentare una novita' assoluta: tre film del regista argentino Armando Bo interpretati da lui stesso e dalla moglie, l'incontenibile Isabel Sarli. Si tratta di tre lungometraggi assolutamente inediti in videocassetta, usciti per la misteriosa etichetta "Lady Godiva" e reperibili a basso prezzo nei "mercatoni" o in certe bancarelle specializzate in CD e cassette. Pare che in patria Armando Bo (scomparso alcuni anni or sono) abbia goduto di ampia fama, una sorta di Tinto Brass locale, e che siano almento 23 i film da lui diretti ed interpretati assieme alla consorte Isabel. Difficile descrivere, senza dilungarsi oltremisura, i meriti di questi tre sorprendenti capolavori dell'umorismo involontario e dell'ingegno artigianale. Mi soffermero' solo sui principali. Innanzitutto la star, Isabel Sarli, sontuosa e corvina, pare uscita dalla scuderia di maggiorate di Russ Meyer: sul suo istrionismo esageratamente sensuale e sui suoi grossi seni poggia l'architettura dei tre film in questione. Nel corso delle vicende la vediamo gettarsi ripetutamente, con l'impeto di un kamikaze, in improbabili sceneggiate erotiche e contorcersi languidamente nel fango, nella neve (!?!), in pollai, in piscine, in "lussuose" camere da letto e in fatiscenti baracche oppressa dal dramma di una patologica ninfomania che si concludera' inevitabilmente in tragedia. E gli ambienti!! C'e' da ridere fino alle lacrime quando il ricco possidente terriero passa a prendere la bella Isabel a bordo di una imprecisata Fiat anni '60 col portapacchi, e cerca di spacciare per il suo "chalet" una baracca da pastore sperduta sulle Ande. Sicuramente le spettatrici saranno interessate all'ampio guardaroba della star che, nonostante le pellicole risalgano alla seconda meta' degli anni '70, si rifa' (o piu' probabilmente risale) ai floreali anni '60 in uno sguaiato tripudio di colori esaltato dall'ottima qualita' della riproduzione in videocassetta. Occorrerebbe poi citare la colonna sonora ingombrante e fracassona che ad ogni accenno di "momento caldo" sfodera tanghi assassini, e dialoghi che metterebbero ko anche la piu' incallita lettrice di fotoromanzi... Ma la cosa migliore da fare e' quella di guardare un po' in giro per procurarsi le cassette, facendo in modo di visionarle in compagnia: e' materiale questo che esige il commento di gruppo! I tre film sono rigorosamente soft-core nonostante i titoli italiani inducano a pensare a prodotti hard: li cito qui di seguito secondo la mia personale classifica di preferenza.
L'INSAZIABILE | Il piu' audace e delirante. Impossibile distinguere i flash-back dalla vicenda in corso. A meta' strada tra Russ Meyer e Buñuel!! |
CONOSCENZA CARNALE DI UNA NINFOMANE | Isabel nella neve. Grande tema musicale (Fuego!). Tragedia finale totale. |
COME UNA CAGNA IN CALORE |
Isabel bionda batte a Parigi. Uno stupefacente sosia di Paolo Berlusconi nel ruolo di un maggiordomo gay. I due protagonisti sguazzano in acqua per buona meta' del film.
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