Approfitto dell'inclinazione
particolarmente musicale che per motivi indefinibili ha preso
questo nuovo numero di Cinema Ambra per trattare qui di un mio
personalissimo cult
del genere: Lisztomania (1975) di Ken Russell.
Regista particolarmente incline agli eccessi visuali Russell,
pochi mesi dopo il successo travolgente di Tommy, riversa in
questa "biografia fantastica" di Franz Liszt tutte le
farneticazioni e i deliri sessuali forzatamente mitigati nel film
precedente, facendo piazza pulita delle pur esili costrizioni
date da un soggetto non suo e dalla presenza di attori
"importanti".
Inaspettatamente pero' sotto la tempesta di lustrini, di falli
giganti e di giarrettiere si dipana una trama solida e, a modo
suo, storicamente attendibile. Si puo' desumere infatti dai libri
di storia che Liszt (1811-1885) con i suoi tour trionfali nelle
maggiori citta' europee, col suo seguito di ragazzine adoranti, i
concerti da "tutto esaurito" e gli eccessi goderecci ha
in qualche modo dato vita a quell'archetipo noto in questi ultimi
decenni col nome di POP STAR.
"Chi meglio di una Pop Star puo' interpretare una Pop
Star?" avra' pensato argutamente il buon Russell nel
proporre la parte al vocalist Roger Daltrey (gia' Tommy
in Tommy), assicurandosi per buona misura la partecipazione
speciale di un mito musicale del calibro di Ringo Starr e
affidando nel contempo ad un altro primatista del pop (Rick
Wakeman) la cura della colonna sonora.
I momenti clou della parabola di Liszt sono narrati in stili
diversi, un po' come fara' in seguito Oliver Stone in Natural
Born Killers, e il film si muove rapido tra le parodie della
poetica chapliniana, gli sgambettamenti convulsi del Musical
e le ingenue, adorabili grevita' dell'horror di serie Z.
E proprio dal rimescolamento buffonesco dei luoghi comuni visti
in mille film su Frankenstein esce una delle sequenze piu'
divertenti: quella in cui Wagner, impegnato nella creazione del
Superuomo, da' vita ad una fallimentare versione della
"creatura" con le sembianze ariane del bel
Rick Wakeman.
Consiglio caldamente la visione di questo film come antidoto alle
depressioni della cinematografia corrente o anche solo per
passare una divertente serata corroborata da popcorn, drinks e
naturalmente dalla compagnia giusta!
La videocassetta e' edita da Mondadori Video e non presenta
particolari problemi di reperibilita'.
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