Sei Donne per l'Assassino (1964)
Gran defile' di alta moda
e delitti per questo incredibile Sei Donne per l'Assassino,
noto all'estero come Blood and Black Lace, firmato
da un Mario Bava al massimo della forma.
Tutti gli elementi che negli anni '70 e '80 faranno la fortuna
del thriller in Europa e nel mondo sono gia' presenti
compiutamente in questo innovativo film del 1964: l'assassino
mascherato folle e crudele che si prodiga in fantasiosi quanto
sadici delitti, un parco-vittime costituito da procaci
indossatrici spesso e volentieri in deshabille'
, una trama che se ne frega bellamente di logica e
verosimiglianza, che glissa con ironia sui propri non-sequitur
per asservirsi completamente alle esigenze spettacolari degli
omicidi. Il tutto condotto dalla mano sapiente di Bava che con
movimenti felini di macchina, abbaglianti luci colorate e
inusuali inquadrature (tremende quelle coi manichini, vero e
proprio feticcio privato del regista) arriva qui a comporre senza
dubbio il suo capolavoro.
Le fonti d'ispirazione vanno certamente ricondotte
agli eroi in calzamaglia del cosiddetto fumetto nero,
geniale invenzione tutta italiana cui Bava rendera' apertamente omaggio nel
1968 con Diabolik, ma la materia
e' trattata con estro ed eleganza insoliti per una forma di cinema cosi' "popolare",
staccandosi mille miglia sia dalla goffaggine di H. G. Lewis che dalla retorica
di casa Hammer.
Riguardo all'incomprensione e all'ostilita' manifestate nei
confronti di Bava dalla critica e dall'Homevideo nostrani rimando
i lettori alla recensione di Lisa
e il Diavolo limitandomi qui a rimarcare con
disappunto l'invadente presenza nelle videoteche di innumerevoli
figli illegittimi di Sei Donne per
l'Assassino (la serie Venerdi'
13, SUSPIRIA,
gli Halloween, i Nightmare
ecc...) a fronte dell'assoluta irreperibilita' in Italia del film
in questione.
Nell'attesa che qualche rete televisiva ponga rimedio al misfatto propongo qui di seguito alcune immagini tratte dal press-book originale.
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