TO TRASH OR NOT TO TRASH?

Nell'ipotesi scientifica dell'Universo Finito e' teorizzata l'Entropia, una tendenza alla graduale degradazione di materia ed energia destinata a portare l'universo stesso nell'instabilita' e nel caos.
Qualcosa di simile si puo' supporre esista nel mondo cinematografico: non avete l'impressione che la produzione filmica mondiale stia andando a parare inesorabilmente nell'area del Trash?
Certo occorrerebbe chiarire le qualita' e le categorie implicite nel termine Trash, e qui il discorso si farebbe molto lungo viste le diverse (e spesso conflittuali) Scuole di Pensiero. Si puo' buttar li', per non scontentar nessuno, una definizione molto generale che ascriva al Trash cinematografico quelle opere in cui determinate dichiarazioni d'intenti o prese di posizione radicali non siano sufficientemente supportate da doti artistiche, intellettuali o umane.
E' possibile a questo punto operare una seppur arbitraria divisione nell'universo della celluloide: da una parte poniamo il Trash, volgare, caciarone e fiero del suo status, dall'altra il Non Trash con le sue linde sale d'Essai, i messaggi impegnati, le commozioni.
Il Trash e' trash, se ne sta nel pantano, ci sguazza e non resta altro da dire. Il Non Trash occupa invece una posizione molto piu' delicata e traballante: innumerevoli e sottili sono infatti le insidie che possono scalzare la sua posizione rispettabile e precipitarlo nello Stige dei dannati.
Il confine tra sublime e ridicolo e' a volte molto sottile e capita sempre piu' spesso che grandi firme del cinema incappino in penosi scivoloni. Chi non ricorda ad esempio il faccione smisurato e la tozza architettura del travesti giapponese di cui pretende d'innamorarsi, scambiandolo per donna, Jeremy "Prosciutto-sugli-occhi" Irons in M. Butterfly? O i calligrafismi al cloroformio dell'ultimo Greenaway che stendono senza pieta' anche i fan piu' incalliti? O la cinematografia da mal di mare di Le Onde del Destino?
E' vero d'altra parte che in 100 anni di cinema probabilmente tutte le storie possibili sono gia' state sceneggiate e filmate, quindi per caratterizzare il proprio prodotto certe produzioni scelgono, rischiosamente, di calcare la mano su determinate cifre tematiche e stilistiche, finendo spesso per ingrossare le gia' straripanti legioni del Trash.
Questa modesta riflessione nasce da un quesito in apparenza innocuo che mi posi incautamente mesi fa e che da allora mi assilla: "Quale film puo' essere sicuramente considerato NON trash?".
Provate a riflettere un attimo sui primi titoli che vi vengono a mente e noterete che ben presto per ognuno di essi sorgera' subdolo un piccolo (o grande) motivo per accantonarlo e continuare la ricerca.
Personalmente, e senza completo convincimento, dopo un lungo lavoro di esclusione proporrei l'Andrei Rublev di Tarkowski (che ppalle, pero'...) oppure Bambi di Walt Disney...
Rivolgo a questo punto un invito a tutti i lettori che abbiano titoli da proporre a scrivermi: col vostro aiuto si potra' compilare una Hit Parade aggiornabile mese per mese.
Rinnovo quindi il quesito:

"Quale film secondo voi puo' essere sicuramente considerato NON Trash?".

L'indirizzo e' il solito: captrash@pianeta.it

...ah, quasi dimenticavo: Buone feste e Buon Anno a tutti!!!

 

 

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