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ALLA META

 

 

Si fa un gran parlare, in questa bigottissima ultima fetta di millennio, dei piu' o meno addomesticati scandali legati a protagonisti dei recenti e prossimi prodotti cinematografici.
La Cucinotta che fa, si spoglia o no? Siffredi, e' vero che recitera' in un film serio? E la Parietti quando si decidera' a mostrarcela? E quel danese intelligente, Von Trier, davvero ha girato delle scene porno?
E' triste vedere ancora una volta confermata, anche in un ambito frivolo come quello dello spettacolo, la desolante volatilita' di memoria di cui da' continuamente prova la cosiddetta opinione pubblica negli ambiti politico e sociale, immensamente piu' importanti.
Non riesco piu' da tempo ad appassionarmi e a plaudere alla fiacca processione di tabu' che, rumorosamente infranti, vengono immediatamente ricostruiti con perizia chirurgica e posti in frigorifero nell'attesa (breve) del trasgressivo di turno in cerca di pubblicita' a buon mercato.
E trovo quasi sleale impugnare argomenti dotti per ricordare a Von Trier gli episodi de L'Impero dei Sensi e Caligola, quando basta sfogliare settimanali e riviste delle passate decadi per trovare abbondanti prove di quanto attori, cantanti e persino rappresentanti della cultura si concedessero ai loro fans senza l'ipocrita pantomima degli scoop e delle foto rubate.

Ecco qui di seguito una piccola galleria di personaggi che, con sguaiatezza o con encomiabile professionalita', danno un senso oggi nuovo al concetto di "coraggio delle proprie azioni".

 

1) Il critico Achille Bonito Oliva.

2) Robert De Niro, Stefania Casini e Gerard Depardieu in Novecento.

3) Patty Pravo.

4) Renato Pozzetto.

5) Il cantante Mal.

 

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