Tropico del Cancro (1970)
di Joseph Strick

Anno 1970, pianeta Cinema: nel pieno di un furibondo conflitto che vede indignati censori da una parte della barricata e pugnaci registi e produttori dall'altra, non sorprende affatto che il nome di Henry Miller -a suo tempo protagonista e imputato in simili querelles nel campo letterario- venga pesantemente tirato in campo a garanzia e a "tutela culturale" di ben due pellicole realizzate e presentate a distanza di poche settimane l'una dall'altra: Tropico del Cancro e Quiet Days in Clichy.
La prima e piu' nota, Tropico del Cancro, diretta dal semisconosciuto Joseph Strick, nasce addirittura sotto gli auspici e la supervisione dello stesso Miller che, trasferitosi per alcuni mesi nell'amata Parigi, ne seguira' l'evolversi alternando entusiasmo e diffidenza, fino a concedersi in una brevissima apparizione nel film stesso.
Rip Torn, versatile interprete visto in decine di produzioni statunitensi fin dai tempi della serie televisiva Bonanza, incarna un Henry Miller forse un po' troppo vicino ai canoni allora vigenti di bello e ribelle, canoni in cui certamente non rientrava -per via della fisionomia normale e della precoce calvizie- il Miller degli anni '30, ma in fin dei conti il personaggio funziona e ispira simpatia.
Gli spettatori che si attendevano una trasposiziove visiva delle sublimi porcherie del Tropico letterario saranno certamente rimasti delusi in quanto la scelta di regia, all'epoca praticamente imposta dai limiti della censura (e adottata anche recentemente con una punta di codardia da Cronenberg nel ballardiano Crash), fu quella di narrare con una voce fuori campo tutto quello che sicuramente le commissioni di controllo non avrebbero lasciato mostrare.
L'impegnativo e ingrato compito, in fase di sceneggiatura, di passare in rassegna, scegliere e -di conseguenza- di scartare le innumerevoli vicende alla base del celebre romanzo ha poi inevitabilmente impoverito il film rendendo improponibile un raffronto con lo scritto di Miller.
Nonostante cio' il film ha un suo fascino, la ricostruzione degli ambienti e della Parigi d'epoca e' precisa e non mancano momenti di grande divertimento, anche se lungo tutta la pellicola aleggia qualcosa, come un senso di rispetto, di deferenza nei confronti dell'opera di Miller (forse involontariamente ispirata dalla presenza di Miller sul set) di molto maggiore all'importanza che lo stesso autore le attribuisce nel corso delle frequenti interviste concesse.

Tropico del Cancro non ha avuto distribuzione in videocassetta ma e' apparso anni fa su una rete Mediaset e, piu' recentemente, un paio di volte in RAI.

 

Tropico 1
Tropico 2
Tropico 3
Tropico 4
Tropico 5 (Henry Miller e Rip Torn sul set)

 

 

 

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