P.I.P SHOW #003
Edizione AVO FILM | Edizione CVR |
La Lunga Mano Del Padrino e' l'unico film
(senza contare l'inedito Sortilegio del 1970)
diretto dal misterioso Nardo Bonomi tra il 1972 e il 1973.
La trama: un giovane (Peter Lee Lawrence) si impossessa di un
carico di fucili, bottino del clan mafioso di cui fa parte, e
riesce a fargliela in barba rivendendolo e fuggendo con la sua
donna (Erica Blanc) e i soldi su una barca che, pero',
affondera'.
Sappiamo tutti che spesso e volentieri in quegli anni i film
italiani avevano il proprio "doppelgänger" estero,
magari con scene "audaci" piu' spinte o prolungate. In
questo caso le due versioni che ho sottomano sembrano dovute
invece ad un ripensamento del regista stesso, tant'e' che il film
reca un altro titolo (La Terza Gobba Del Cammello)
in una delle due videocassette che andiamo ad esaminare.
Durata della versione CVR: 85:45
w/s
Durata della versione AVO FILM: 81:28
Letterboxed
A 53:34 circa nella versione CVR
finisce il primo tempo, scritto con gli stessi caratteri dei
titoli di testa, e subito sotto si legge "La Terza
Gobba del Cammello". Il tutto dura qualche secondo
(nella versione AVO non c'e' la scritta di fine primo e inizio
secondo tempo).
A 80:20 circa la versione AVO
termina con un fermo immagine sul protagonista disperato mentre
la barca affonda, la donna sembra annegata, l'immagine assume
varie sfumature di blu e azzurro e iniziano i titoli di coda
(finale drammatico, lasciato in sospeso).
Nella versione CVR, invece, la scena prosegue con un salto
temporale che mostra il protagonista e la donna accasciati su una
spiaggia. Si svegliano: lei chiede della valigia col denaro, e
lui risponde che si trova in fondo al mare. Crisi isterica della
donna che se ne va, mentre lui rimane li', solo, a urlarle
"Ti amo!". Si allarga l'inquadratura dall'alto sul
protagonista e iniziano i titoli di coda (finale divertente e
ironico, in cui si ha comunque la certezza che i due personaggi
sono sopravvissuti all'affondamento della barca).
Vale la pena rimarcare che come assistente alla regia e
collaboratore al montaggio del film compare Giulio Berruti, il
regista del mitico Suor Omicidi. Chissa' che non
ci sia il suo zampino in uno dei due finali differenti?
E' interessante infine il confronto tra le due immagini di
copertina delle videocassette: quasi certamente l'edizione CVR
propone l'immagine del manifesto originale del film in quello
stile a "pennello spatolato" tipico degli anni '70,
mentre l'illustrazione rifinita ad aerografo, quasi leccata della
versione AVO pare un rifacimento piu' "carino" pensato
apposta per il mercato homevideo.
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