Gennaio/Febbraio
1999
CINEMA AMBRA #27

 

HEY JOE

 

L'amarezza per la precoce scomparsa di Aristide Massaccesi, signore incontrastato delle produzioni cinematografiche a basso costo per oltre due decenni con lo pseudonimo di Joe D'Amato, e' stata in piccola parte lenita dalla sorpresa provata nel constatare con quanta premura e con quale rilievo la notizia sia stata diffusa dalle piu' importanti reti televisive e dai maggiori quotidiani nazionali. Chi poteva disporne ha proposto brani di interviste e testimonianze dirette, altri meno fortunati hanno dovuto ricorrere a dichiarazioni di "amici di amici" che, in un modo o nell'altro, hanno avuto a che fare con D'Amato. Nonostante le differenti impostazioni (si andava dal "Genio costretto per necessita' a far cinema commerciale" al "Larry Flynt italiano"), ogni discorso portava inevitabilmente all'amabile personalita' del regista, al suo impagabile, romanesco senso dell'umorismo, sulla sua grande umanita'.
A costo di apparire banale mi unisco volentieri al coro sottoscrivendo in pieno tutto quanto e' stato detto su Aristide Massaccesi, supportato in questo da un breve ma intenso momento di collaborazione avuto con lui nelle fasi pre-produttive del suo film Il Piacere (1985).
Quella che segue e' una rapida e, necessariamente, incompleta panoramica sulla sua vastissima produzione. Chi volesse approfondire il personaggio dovra' -obbligatoriamente- passare per la fondamentale, dettagliatissima intervista realizzata da Enrico Ghezzi e Sergio G. Germani apparsa su Filmcritica numero 326/327 di Agosto/Settembre 1982.
Molto interessanti anche gli articoli reperibili nella ristampa rilegata dei primi rari numeri della rivista Nocturno Cinema.

 

La Stiva del Capitano

 


 

 

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